Progetto Inspires: si è svolto a Berlino l'evento finale

Si è svolto a Berlino, venerdì 24 novembre, l'evento finale del progetto europeo Inspires, incentrato sull'inclusione delle donne rifugiate attraverso lo sport. Il progetto, guidato dalla Rete Fare-Football Agains Racism in Europe, è durato tre anni e ha visto l'Uisp in campo come organizzazione partner al fianco di Monaliiku (Finlandia), Organization Earth (Grecia) e Champions ohne Grenzen (Germania). A questo ultimo appuntamento ha partecipato una delegazione della Uisp composta da Paola Voltolina e Matteo Mastorci della Uisp di Torino, Touraya Laaroussi mediatrice culturale che lavora con i rifugiati e collabora con la Uisp nella realizzazione dell'attività della piscina al femminile e Raffaella Chiodo Karpinsky, coordinatrice del progetto per la Uisp.

Proprio l'attività rivolta alle donne della piscina Massari di Torino è stata al centro degli eventi organizzati dal Comitato Uisp di Torino, grazie all'esperienza sviluppata nei 14 anni di inclusione delle donne attraverso il nuoto. In occasione dell'evento di Berlino è stato presentato l'insieme delle attività torinesi: oltre alla piscina, anche due tornei di calcio femminile che hanno coinvolto donne con background di migrazione, richiedenti asilo e rifugiate provenienti da diversi Paesi, come Iran, America Latina, Africa, e ragazze provenienti da Paesi diversi ma unite dalla conoscenza della lingua russa. L'evento di Berlino ha rappresentato anche l'occasione per affrontare la specifica realtà dei profughi ucraini. Infatti, diverse associazioni sportive che hanno partecipato sono impegnate nell'inclusione di rifugiati attraverso lo sport e interessate a capire come avviare esperienze con chi è proveniente da quel Paese. Il messaggio che lascia in eredità questo progetto è proprio la valorizzazione del ruolo diplomatico che lo sport di base può rivestire, come forma di dialogo nei contesti di conflitto. (Raffaella Chiodo Karpinsky)